uffici pubblici temperature hot!
Antooo fa caldo!!! Recitava un tormentone pubblicitario di qualche anno fa, ma per Antonio e i suoi colleghi, ogni anno fa sempre più caldo e nessuna signorina sexy attenuerà la calura, causata dalle elevate temperature, percepite in numerosi uffici pubblici, offrendo loro una bevanda rinfrescante. Lungi dal suggerire alle amministrazioni di prevedere in pianta organica signorine sensuali o ragazzoni muscolosi che dispensano ai lavoratori bevande rinfrescanti, dobbiamo riscontrare che quando si verificano condizioni climatiche estreme, molti uffici pubblici non sono attrezzati per garantire al lavoratore un ambiente confortevole.
Allora cosa fare quando il luogo di lavoro si trasforma in una fornace? Di seguito riportiamo due riferimenti normativi a tutela della salute del dipendente sul luogo di lavoro:
art. 2087 Codice civile: L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.
D. Lgs 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro: il datore di lavoro è tenuto a valutare tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Per agenti fisici si intende anche il microclima.
I citati riferimenti normativi hanno trovato applicazione nella sentenza n. 6631 del 1 aprile 2015 – Cassazione Sezione lavoro, con la quale la Corte ha stabilito che sussista in capo al datore di lavoro l’obbligo di garantire un ambiente di lavoro tale da non recar danno alla salute dei dipendenti. Quando il datore di lavoro viola tale obbligo, il lavoratore è legittimato a non eseguire la propria prestazione, eccependo l’inadempimento. Gli ermellini hanno comunque sancito il diritto al mantenimento della retribuzione, riconoscendo che al lavoratore non possono derivare conseguenze sfavorevoli in ragione della condotta inadempiente del datore di lavoro.
La nostra Sigla più volte ha segnalato la necessità di garantire al lavoratore un ambiente confortevole, di seguito riportiamo i nostri interventi per sollecitare l’Amministrazione a intervenire.
EMERGENZA CALDO AL TRIBUNALE DI BARI PROTESTA MASSICCIA DEI DIPENDENTI
28 Giugno 2017Federica Greca Non Attivo Accordi
Siamo qui per dar voce alle innumerevoli lamentele di tutta l’utenza di Palazzo di Giustizia di Bari, personale, magistrati, avvocati, etc. , costretti a lavorare in situazione di estremo disagio per l’emergenza caldo, con grave rischio per la salute e la sicurezza di tutti.
Abbiamo invitato l’Amministrazione ad intraprendere con urgenza ogni misura necessaria volta al ripristino e/o sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti o, in mancanza, provvedere all’adozione di misure anche temporanee mediante il ricorso all’utilizzo di climatizzatori portatili, deumidificatori, ventilatori e quant’altro necessario da mettere a disposizioni degli uffici e dei locali sofferenti per la salvaguardia della salute e sicurezza di tutti.
Per questo vi invitiamo a diffondere e sottoscrivere la raccolta firme già avviata per l’emergenza caldo nei nostri uffici.
Come sempre i nostri dirigenti sindacali di zona sono a vostra disposizione.
L’adesione massiccia all’iniziativa sarà la NOSTRA VOCE DI PROTESTA.
NOI CI SIAMO!!!!!!
Si allega:
- Prot. 37-2017 EMERGENZA CALDO PALAZZO GIUSTIZIA BARI
- RACCOLTA FIRME CLIMA
- Flash EMERGENZA CALDO PALAZZO GIUSTIZIA BARI-2017
EMERGENZA CALDO ATTO SECONDO: Tribunale di Bari ancora bollente…
12 Luglio 2017Daniela Massotti Non Attivo Comunicato Stampa, Gestione del personale
A seguito delle nostre richieste, anche scritte, alle Autorità competenti, di intervento urgente per il ripristino dell’impianto di climatizzazione guasto, l’Amministrazione ci ha informato che il 3 luglio scorso la Commissione Permanente ha con urgenza autorizzato una Ditta specializzata alla riparazione e/o sostituzione di alcuni pezzi guasti dell’impianto e che ha fissato per il 24 luglio la data della prossima riunione, ma intanto NOI SIAMO COSTRETTI A LAVORARE NEGLI UFFICI BOLLENTI, dove la temperatura arriva a 40 gradi, rendendo intollerabile la vivibilità negli ambienti.
Siamo ancora qui a dar voce alle innumerevoli lamentele che continuano a pervenire da parte di tutti i colleghi ed abbiamo anche raccolto più di 100 firme di protesta dei dipendenti, invitando l’Amministrazione per iscritto, da ultimo con il sollecito prot. n. 29/17, a provvedere all’adozione di misure temporanee mediante il ricorso all’utilizzo di climatizzatori portatili, deumidificatori e quant’altro necessario da mettere a disposizioni degli uffici e dei locali sofferenti, considerando anche la eventuale chiusura momentanea degli uffici giudiziari più sofferenti per la salvaguardia della salute e sicurezza di tutti, ma ad oggi la situazione purtroppo non è cambiata.
Abbiamo quindi ritenuto di scrivere anche al Servizio di Vigilanza sull’Igiene e Sicurezza dell’Amministrazione della Giustizia – V.I.S.A.G. affinchè intervenga per i provvedimenti di competenza.
Se sarà necessario, siamo pronti a mobilitare tutto il personale e ad insistere sulla chiusure anche temporanea degli uffici giudiziari.
Come sempre NOI CI SIAMO!!!
Pubblichiamo:
- prot 39-2017 sollecito e raccolta firme emergenza caldo TRIBUNALE BARI 2017
- Prot. 37-2017 LETTERA CLIMA BARI 2017
- Flash 28_2017-Tribunale di Bari atto secondo